RAISE è un progetto promosso dalla Fondazione C.O.ME Collaboration Onlus, con il quale si intende promuovere la salute del neonato e del bambino, sia in ambito ospedaliero che sul territorio, attraverso un approccio terapeutico multidisciplinare che comprende anche il trattamento osteopatico. In RAISE le diverse figure sanitarie, tra cui l’osteopata, collaborano in maniera integrata per permettere il raggiungimento del benessere del bambino, dalla nascita all’adolescenza, nella sua complessità bio-psico-sociale. Il progetto, oltre a produrre robuste evidenze scientifiche sulla bontà degli effetti del trattamento manipolativo osteopatico in ambito pediatrico, si configura come un percorso allargato e variegato, il cui scopo è permettere al bambino e alla famiglia di far fronte alle avversità correlate alla prematurità o alla disabilità, favorendo il raggiungimento del massimo livello possibile di salute e benessere.
Il lavoro portato avanti dagli osteopati RAISE in ambito ospedaliero ha permesso di dimostrare scientificamente che il trattamento osteopatico, nei bambini nati prematuri, è in grado di ridurre i tempi di degenza dei neonati nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale (TIN), permettendo un più veloce distacco dai macchinari della terapia intensiva e un precoce ottenimento di un quadro clinico stabile, fondamentale per poter dimettere il bambino. In associazione a questo fenomeno, il trattamento osteopatico è in grado di determinare un più rapido incremento del peso e benefici sullo sviluppo neuro-cognitivo. Questi dati riscontrati risultano importanti non solo per le famiglie, ma anche per il sistema sanitario nazionale, in quanto permettono un risparmio evidente sulla spesa sanitaria associata alla permanenza in terapia intensiva. Gli osteopati, per ottenere questi importanti risultati, esercitano sul neonato dei trattamenti manuali estremamente leggeri, utilizzando quello che viene definito “tocco affettivo”, ossia un tocco con modalità ben precise in termini di velocità, pressione e dosaggio, che si è visto avere la capacità di attivare alcune aree cerebrali coinvolte nella regolazione del comportamento emotivo e della percezione del dolore. Oltre a sfruttare gli effetti del tocco in sé, gli osteopati utilizzano un approccio manuale volto ad agevolare un funzionamento ottimale delle strutture corporee coinvolte nella respirazione, nella digestione e nella postura.
Attualmente sono 13, in Italia, gli ospedali pubblici e privati che aderiscono al progetto multidisciplinare di RAISE. Nei loro reparti di terapia intensiva neonatale osteopati, neonatologi, fisioterapisti, infermieri e famiglie collaborano attivamente per permettere i più alti livelli di cura possibile. Ciononostante, i bambini nati prematuri possono andare incontro, durante il parto o successivamente, a differenti fragilità e patologie che possono determinare l’insorgenza di disabilità. In seguito alla dimissione dall’ospedale, RAISE accompagna il bambino e la famiglia nel difficile percorso della gestione della disabilità, grazie alla presenza sul territorio nazionale di numerosi centri aderenti al progetto. Le famiglie, in autonomia o con l’ausilio di Enti o Associazioni, possono entrare in contatto con osteopati specializzati nel trattamento dei neonati e dei bambini e avviare un percorso che è in grado di contribuire alla cura del bambino migliorandone lo sviluppo motorio, cognitivo e sociale.
Il CMO rappresenta il centro di coordinamento delle attività RAISE in Toscana e una delle sedi toscane in cui è possibile svolgere dei trattamenti osteopatici rivolti ai bambini prematuri o con disabilità. Gli osteopati del CMO, esperti nel trattamento osteopatico in ambito pediatrico, portano avanti progetti di clinica e di ricerca e organizzano giornate solidali “hand to hand”, in cui i proventi raccolti dal trattamento dei bambini e delle loro famiglie vengono devoluti a sostegno della ricerca sui nati prematuri.