Per essere efficaci, però, è necessario introdurre una nuova visione del SNA e, in particolare, è fondamentale comprendere come i circuiti nervosi riflessi siano fondamentali per avviare le risposte di difesa dell’organismo e regolare il sistema immunitario.

Queste affermazioni potrebbero sembrare strane o addirittura azzardate, ma è quanto ci sta dicendo la ricerca in ambito della fisiopatologia integrata ormai da molti anni. Se non si conoscono questi concetti, allora la nostra capacità terapeutica, come osteopati, si riduce moltissimo!

Eccoti un breve esempio di come tratteremo il tema dei circuiti nervosi riflessi durante il nostro post graduate. Se l’argomento ti interessa e vuoi capire come tradurre i prossimi concetti in clinica, alla fine del corso clicca sul link per iscriverti.

 

Con l’affermarsi della “teoria citochinica della malattia”, in base alla quale le patologie si verificano quando vi è una perdita del bilanciamento immunitario dato da una scarsa o eccessiva risposta citochinica, indipendentemente dagli elementi patogeni presenti, gli scienziati, verso la fine degli anni Novanta del Novecento, hanno cercato l’esistenza di circuiti riflessi neurali capaci di modulare il rilascio delle citochine e, quindi, della bilancia immunitaria. 

I circuiti riflessi permettono l’adattamento fisiologico agli innumerevoli eventi della nostra vita. In pratica, quindi, la fisiologia del nostro corpo è data dalla somma di tutte le connessioni riflesse che collegano gli organi al tronco encefalico, senza che sia necessario un controllo di tipo cosciente.

I network neurali rappresentano quindi i meccanismi fisiologici selezionati dall’evoluzione per controllare la periferia del corpo, infiammazione inclusa. Il sistema nervoso e quello immunitario lavorano costantemente insieme per salvaguardare la nostra salute. 

Secondo Tracey, biochimico e neurochirurgo, la scoperta della relazione tra questi due sistemi rappresenta la terza rivoluzione in campo immunitario: le fibre nervose sensoriali comunicano il funzionamento del sistema immunitario ai nuclei del tronco encefalico. Questi nuclei, che controllano le funzioni fisiologiche associate alla salute e alle risposte ai cambiamenti ambientali, a loro volta attivano delle vie efferenti in grado di regolare l’immunità. Tale meccanismo funziona a tutti gli effetti come un arco riflesso, fondamentale per permettere la miglior risposta coordinata a infezioni, traumi e altre minacce. 

Agli inizi di questo secolo si è scoperto che uno dei meccanismi per il controllo dell’immunità innata avviene tramite segnali vagali. 

Possiamo dire, quindi, che le fibre nervose sensoriali formano un network che avvolge e copre tutti i tessuti esposti all’ambiente esterno (pelle, polmoni, sistema gastrointestinale e urogenitale). In questo modo, ogni microbo che entra nel corpo viene avvertito dalle terminazioni nervose che attivano immediatamente le risposte riflesse, indipendentemente dalla mobilizzazione del sistema immunitario. I fattori in grado di attivare un arco riflesso sono pertanto molteplici: microbi, citochine, prostaglandine, sostanza P e altre molecole infiammatorie. 

In base al neurotrasmettitore che viene rilasciato, i circuiti neurali possono essere infiammatori o antinfiammatori (segnali colinergici).

 

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DOCENTI

Nicola Barsotti: laurea magistrale in scienze riabilitative, fisioterapista, osteopata D.O. Docente a contratto Università dell’Aquila, docente al CIO Collegio Italiano di Osteopatia e in vari post-graduate osteopatici e medici. Autore di articoli su riviste mediche e di osteopatia. Relatore a vari congressi nazionali ed internazionali. Membro del direttivo nazionale Sipnei.

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