La riabilitazione del pavimento pelvico

La riabilitazione del pavimento pelvico

La riabilitazione del pavimento pelvico è una specializzazione che il fisioterapista può decidere di intraprendere e trova la sua massima espressione se supportata dalla terapia manuale. Rimane essenziale collocare la persona al centro del trattamento e  considerare l’individuo nella sua globalità fatta di corpo e mente.

La riabilitazione del pavimento pelvico o rieducazione perineale rappresenta un riconosciuto approccio a molteplici disfunzioni uro-ginecologiche, fra le quali, più comuni, l’incontinenza urinaria e il prolasso genitale, ma non solo, è anche in grado di migliorare l’assetto della persona nello spazio,la respirazione, la sua omeostasi. Spesso si commette l’errore di considerare il pavimento pelvico scollegato dal resto del corpoe dalla mente della paziente. Anche se nello specifico essa interviene su quel gruppo di muscoli che chiude inferiormente il bacino permettendo così al perineo di svolgere adeguatamente le sue funzioni di sostegno dei visceri pelvici e di mantenimento della continenza urinaria e fecale, deve accompagnarsi ad una rieducazione posturale, e non solo, deve necessariamente essere intesa in un approccio olistico alla persona, altrimenti non sarà efficace.
 Non si deve dimenticare che il pavimento pelvico può trovarsi indebolito, irrigidito o in disfunzione con la fisiologia degli organi per problematiche quali la postura, l’età, gli interventi chirurgici, situazioni di aumentato stress del compartimento addominale, e quindi la sua rieducazione è un trattamento globale e personalizzato che considera il paziente in tutti i suoi aspetti.

Dopo valutazione funzionale e visione della documentazione medica il terapista procede al trattamento con tutti gli strumenti necessari a sua disposizione a seconda del bisogno effettivo del paziente, per ottenere la migliore restitutio ad integruum possibile.

I muscoli del pavimento pelvico sono uguali agli altri muscoli del corpo e possono essere rieducati.

 Molti di questi muscoli sono costituiti dallo stesso tipo di tessuto muscolare degli altri muscoli del corpo, quindi quadricipite ed elevatore dell’ano sono muscoli che possono essere attivati dall’attività volontaria. Questo significa che una volta stimolato, il muscolo deve essere in grado di rispondere velocemente ai comandi motori.

Ciò significa che anche i muscoli del pavimento pelvico possono contrarsi e rilassarsi su richiesta.

Inoltre, come tutti gli altri muscoli costituiti da tessuto muscolare di tipo scheletrico, anche i muscoli del pavimento pelvico hanno un’origine e un’inserzione sulle ossa, che in questo caso sono le ossa del bacino; essi rappresentano una componente attiva degli adattamenti posturali anticipatori che il corpo mette in atto in previsione di una perturbazione posturale prevedibile (ad esempio un braccio che si muove velocemente avanti e indietro).

Qui al CMO trovate la fisioterapista Ilaria Miliani il lunedì pomeriggio.

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