Movimento fluido, sguardo fisso, giusto respiro nell’arte delle bocce

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Movimento fluido, sguardo fisso, giusto respiro nell’arte delle bocce

Elasticità, equilibrio e concentrazione sono caratteristiche indispensabili nel gioco delle bocce. Questa disciplina, negli ultimi anni, ha coinvolto sempre più appassionati, non solo appartenenti alla terza età. Delle bocce se ne parla come di uno sport in grado di tenere in esercizio il corpo e di dare benessere alla mente.

Fare movimenti fluidi, senza scatti , camminare, flettere le gambe e allenare le articolazioni: le bocce, per i benefici fisici in grado di dare, sono simili alla ginnastica dolce, che dona elasticità all’apparato locomotore e migliora la circolazione.

Qualunque gesto tecnico si metta in atto, le bocce richiedono sempre e comunque concentrazione, equilibrio, conoscenza di se stessi, attitudini che questo gioco aiuta a rafforzare.

Il confronto continuo con gli avversari e il costante dialogo che si instaura tra i partecipanti, favoriscono la socializzazione. Giocare a bocce dunque fa bene al corpo e anche alla mente. E non è un caso che sia un’attività prediletta dagli anziani, per mantenersi attivi e vincere la solitudine.

Per  praticare questo sport a livello agonistico è necessaria una preparazione fisica mirata allo sviluppo di una fluidità di movimento che possa rendere uniforme le fasi di rincorsa, slancio e tiro. Essenziali ovviamente sono anche  la fissità dello sguardo per mantenere la mira durante il movimento complesso, e la respirazione bilanciata tra la componente toracica e diaframmatica (anche una respirazione troppo contratta a livello toracico può condizionare la mobilità della spalla e del collo condizionando la precisione del tiro e nel tempo potrebbe essere causa di dolore in queste parti del corpo). Occorre tener presente che il corpo umano, sia nella statica che nel movimento è governato da circuiti muscolari attraverso cui si propagano le forze organizzatrici del corpo . Sono loro che danno origine ai nostri movimenti,  alla nostra espressione corporea, e consentono di mantenere un buon equilibrio. Queste catene muscolari vengono  reclutate  per organizzare delle posture corporee e movimenti specifici molto fini, che richiedono la perfetta sincronizzazione per esempio  tra i muscoli dell’occhio e quelli degli arti superiori e inferiori. Ogni atleta, di qualunque disciplina, dovrebbe essere esaminato sia nella postura che nella funzionalità corretta delle catene muscolari per poter correggere eventuali asimmetrie di funzione o eventuali sbilanciamenti del proprio baricentro che potrebbero condizionare negativamente lo svolgimento di un gesto tecnico complesso in tutte le sue fasi: impugnatura, orizzontalità dello sguardo,ampiezza e simmetria del passo, flessione ed estensione del tronco, ante- pulsione della spalla e del braccio.

E’ notevole anche l’esperioenza che la Bocciofila Affrico porta avanti con i non vedenti. Altre notizia sulle bocce su www.stamptoscana.it