Come abbiamo avuto modo di dire in tanti altri post (puoi consultare il nostro blog, cliccando sul seguente link, per argomenti inerenti il mal di schiena) esistono molteplici cause che provocano il dolore lombare, e la degenerazione dei dischi vertebrali è solo una di queste. Dato però che quest’ultimo è un problema frequente, abbiamo deciso di spiegarne meglio le caratteristiche.
Iniziamo dicendo che la degenerazione discale, cioè il deterioramento strutturale del disco intervertebrale, può essere causa di mal di schiena cronico con compromissione sia del benessere fisico che di quello psichico della persona che ne è affetta. Ciò è dovuto al fatto che il dolore cronico riduce la qualità di vita e, come sa bene la medicina del lavoro, causa molti giorni di assenza per malattia. Tutto questo, chiaramente, ha un forte impatto sul piano socioeconomico.
Ma cos’è il disco intervertebrale e a cosa serve? Possiamo dire che è una struttura fibro-cartilaginea che ha la funzione di trasmettere e distribuire il carico meccanico tra due vertebre mantenendo, allo stesso tempo, la flessibilità della colonna. Per queste sue caratteristiche funzionali, il disco può avere alterazioni degenerative già dopo i venti anni.
Approfondendo il discorso, possiamo fare una distinzione fondamentale:
- La degenerazione discale è un processo biochimico che provoca il degradamento del disco.
- La malattia degenerativa del disco, chiamata anche discopatia degenerativa, è invece una delle cause del mal di schiena.
Attenzione! Questo vuol dire che quando nelle risonanze magnetiche o nelle radiografie troviamo uno schiacciamento tra due vertebre, non sempre questo è la causa dei dolori lombari. E’ quindi necessaria una visita da un professionista che metta in luce le cause principali dei sintomi.
I fattori più comuni che portano alla disorganizzazione del disco sono:
- Instabilità della colonna vertebrale,
- Compressione meccanica cronica,
- Modificazioni in senso infiammatorio del microambiente del disco.
- Aumento delle cellule immunitarie che attaccano le strutture interne del disco (il nucleo polposo).
La degenerazione del disco, quindi, è data dalla combinazione di processi infiammatori e stress meccanici.
In questa situazione, dopo aver compreso l’origine del problema è necessario ridurre la compressione meccanica, l’instabilità vertebrale (se presente) e l’infiammazione generale. I farmaci possono essere di aiuto in fase iniziale, quando il dolore è acuto, ma dopo, è fondamentale avviare un percorso terapeutico che può durare anche qualche mese e che deve prevedere osteopatia, terapia posturale, correzioni dei fattori che possono indurre infiammazione, come l’alimentazione, e ginnastica.
Se desideri avere ulteriori informazioni, puoi scrivere a info@cmosteopatica.it e chiedere di parlare con l’autore di questo articolo, il dott. Nicola Barsotti, osteopata.